Oggi è la giornata nazionale dei leccalecca.
Il tossico social network, per cui dobbiamo ringraziare il caro Mark, non ha tardato a diffondere l'informazione.
Today is National Lollipop Day. Happy National Lollilop Day. Good Lollipop.
Sì, il 20 giugno è stato eletto come giorno dedicato ai leccalecca. Perchè? Ma chi l'ha deciso? E quando, poi? A che pro? Ma d'altronde tutte queste domande sono inutili quando si ha a che fare con gli americani, inventori di ricorrenze quantomeno bizzarre
Per il National Lollipop Day promozioni, ricette (da non sottovalutare la ricetta della radice alla birra), sconti, personaggi improbabili (come la ex Playboy-girl Holly che fa i suoi auguri, che al capitolo leccalecca ne deve aver collezionati tanti e c'ha costruito una carriera).
Mille forme, mille colori, mille sapori. Il leccalecca era il dolce preferito di tutti, prima che avessero significato i doppisensi e diventasse troppo volgare mangiarlo per strada.
Dovrebbe essere chiaro da dove prendere il nome, almeno quello. Pur non si sappia da dove arrivi la ricetta, il responsabile di tutte le allusioni sessuali di cui sono state vittime le ragazzine tra i quattordici e i sedici anni (per qualche generazione lo spazio temporale potrebbe essere diverso, molto diverso) è il signor George Smith.
L'americano George, agli inizi del secolo scorso, era proprietario di un negozio di dolciumi e pensava che avrebbe gasato non poco chiamare una particolare caramella "lollipop", come il suo cavallo da corsa preferito "Lolly Pop".
Tutto questo non fa che aumentare quell'irresistibile voglia di cadere nel volgare e nel trash con battute di quart'ordine che farebbero impallidire anche il peggior cabarettista.
Bè, buona giornata nazionale dei leccalecca. Si può dire, no?
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